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Benutzer:Janurah

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* der Prozentsatz entbehrt jeglicher wissenschaftlichen Grundlage und beruht lediglich auf meiner subjektiven Einschätzung

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Infomaterial

Almamegretta

© Colin Gregory Palmer

Interview mit Bandmitglied GennaroT

Le persone che hanno fondato il gruppo si sono conosciute per caso in una sala prove di Napoli. Erano gli inizi degli anni ' 90 e l'italia era attraversata da un movimento di protesta studentesco che venne denominato "la pantera", con grossi cortei, occupazioni di scuole e università, ecc. Sicuramente il progetto Almamegretta è stato influenzato da questo movimento, anche perchè un paio di componenti degli Alma (chi + chi - ) ne era parte attiva. In più durante quegli anni in italia si cominciava ad avvertire in modo evidente la presenza sempre più massiccia di immigrati provenienti dalle aree del mondo meno sviluppato. E questo per noi è stato molto stimolante, dal momento che la nostra formazione musicale è avvenuta ascoltando dischi prevalentemente non italiani. Tutto ciò bisogna poi calarlo nella realtà di Napoli, città dove l'influenza di culture diverse ed eterogenee è stata sempre molto presente. Quando stai a Napoli non ti rendi ben conto se ti trovi nell'ultima città europea o nella prima città africana. E questo sensazione di essere border line può essere molto feconda per chi si propone di fare una qualsiasi forma d'arte. Credo che sia inutile sottolineare la grande influenza culturale e musicale in particolare che la città ha avuto, soprattutto nel passato, nei confronti dell'italia intera e non solo. Quindi già il fatto di chiamarsi Almamegretta (cioè anima migrante) è una sorta di dichiarazione programmatica, perchè dimostra l'estremo interesse per le culture "altre" provenienti da "lontano" sia in senso geografico che temporale. E questo ci è sembrato uno dei modi possibili di intervenire nella realtà, promuovendo cioè l'attitudine alla comprensione di chi è diverso da noi. Credo che questa sia una visione politica e musicale moderna ed al passo coi tempi, considerando che, ad esempio, testi scritti più di dieci anni fa sono ancora perfettamente attuali. Quindi l'intuizione fondante del progetto Alma dimostra ancora oggi tutta la sua contemporaneità. Vale sempre ed anzi oggi ancora di più quello che spesso abbiamo affermato in molte interviste: il mondo ha un futuro solo se si sviluppa una capacità di comprensione e commistione tra culture, modi di vita, costumi, lingue differenti. Altrimenti c'è il baratro delle pulizie etniche, delle guerre di religione, della "democrazia" esportata ed imposta a suon di bombardamenti.

* teilweise Übersetzung im Artikel Almamegretta

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Bondoukou Baustelle

Ursprünglich war die Stadt das Handelszentrum der Dioula, bis es zu Beginn des 17. Jahrhunderts von abransprachigen Gruppen der Akan erobert wurde. Sie wurde bald ein Knotenpunkt des Gyaaman Reiches. Für kurze Zeit war die Stadt unter der Hand von Samory Touré, bis sie 1897 in Französisch-Westafrika eingegliedert wurde.[1]

Geschichte Bondoukous

Die Bevölkerung Bondoukous besteht größtenteils aus vier ethno-kulturellen Gruppen, welche zwischen dem 16. und 19. Jahrhundert in die Region einwanderten.
Im 16. Jahrhundert kam aus Regionen nördlich der Elfenbeinküste das Volk der Kulango zuerst hauptsächlich in das heutige Département Buona; später besiedelten sie das gesamte Gebiet zwischen dem Fluss Comoé und dem Fluss Volta Noire, wo sie heute den Großteil der Population stellen. Eine zweite Gruppe, die Lobi, welche wie die Kulango voltaischem Ursprungs sind, ergänzte im 19.Jahrhundert die dominante Stellung der Kulango. Aus dem Nordwesten kamen im 17. Jahrhundert die Nafana aus der Gruppe der Senufo, gefolgt von den Malinké und den Djamala, nach Bondoukou. Ihre Mitglieder waren hauptsächlich auf Goldhandel und -verarbeitung spezialisiert.
Um 1660 gründeten die Dioula (mit Ursprung im Niger) in Bondoukou ein kommerzielles, wie auch ein religiöses Zentrum, welche sie mit ihren Handelsrouten mit den Akan belieferten.

Du Sud-est, les Abrons, repoussés du Ghana par les Ashantis, parviennent entre le 16ème et le 17ème siècle en créant un puissant royaume connu pour son organisation politique et militaire très solide. Ils progressent vers le nord et conquièrent les royaumes Koulangos de Nassian et Barabo et opèrent plusieurs razzias sur le royaume de Bouna.

http://tresor.gov.ci/presentation/circons_fince_bondoukou.htm

http://www.geohive.com/cntry/coteivoire.aspx?levels=Zanzan

http://cgbondoukou.net/demograph.php

http://www.geocities.com/bondoukou2000/

im Auge behalten

Einsprüche bitte auf Diskussionsseite - Ich bin mir der Zwiespältigkeit dieses Abschnittes bewusst, sehe jedoch keine schonendere Alternative zur Qualitätssicherstellung

  1. Muhammad, Akbar. The International Journal of African Historical Studies 10.2 (1977): 242-258.