Francesco Maria Richini
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Fu il più notevole esponente di una dinastia di architetti milanesi, il cui capostipite fu il padre Bernardo Richini (1549 circa - 1639), ingegnere militare, e si concluse alla fine del Settecento con un tardo pronipote.
Il Richini compì la sua educazione artistica a Roma, portando a Milano il gusto e la cultura barocca romana, fastosa, esuberante e scenografica, temperata dall'influenza palladiana; fu architetto serio e diognitoso, senza particolare personalità, ma professionalmente qualificato e corretto.
La sua produzione in campo religioso, militare e civile è vastissima.
Opere
- Diversi progetti per la facciata del Duomo di Milano
- Milano, Collegio dei Gesuiti, oggi sede della Pinacoteca di Brera, iniziato nel 1615 e terminato dal figlio Gian Domenico Richini (1618-1701)
- Milano, lavori alla Cà Granda (cortile centrale, chiesa e parte della facciata di via Festa del Perdono)
- Milano, chiesa di Santa Maria alla porta
- Milano, chiesa di Santa Maria di Loreto (distrutta)
- Milano, chiesa di San Giovanni alle Quattro Facce (distrutta)
- Milano, chiesa di Santa Marta (distrutta)
- Milano, chiesa di San Vittore al Teatro (distrutta)
- Milano, facciata del collegio elvetico (oggi Archivio di Stato)
- Certosa di Pavia, foresteria o palazzo ducale
- Gaggiano, chiesa di Sant'Invenzio
- Busto Arsizio, chiesa di San Giovanni Battista
- Corbetta, Villa Frisiani Mereghetti Maggi
- Corbetta, Battuello, Chiesa di San Bernardo (attribuita)
- Busto Garolfo, Facciata della chiesa del Salvatore e santa Margherita d'Antiochia di Pisidia (distrutta)
- Lago Maggiore, Isola Bella, progetti per il palazzo Borromeo (pare sia realizzato su suo disegno il salone, planimetricamente impostato su una pianta centrale quadrilobata)