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Palazzo del Comune (Parma)

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Vorlage:Edificio civile

Il Palazzo del Comune è un edificio dalle forme tardo rinascimentali, situato all'angolo sud-est della centralissima piazza Garibaldi a Parma.

Storia

Il primo Palazzo del Capitano del Popolo, anche detto "Palazzo Comunale Nuovo", fu innalzato nella centralissima "Platea Communis" (attuale piazza Garibaldi) tra il 1281 ed il 1282, a fianco del Palazzo del Podestà, costruito tra il 1221 ed il 1240; i due edifici erano collegati attraverso un piccolo ingresso ed una scala. In stile tardo romanico, costituiva la residenza del Capitano ed al contempo la nuova sede dell'amministrazione comunale, precedentemente ospitata nell'oggi non più esistente Palazzo del Torello. Sul retro dell'edificio nel 1287 furono innalzati il carcere criminale (detto "della Camusina") e la Torre Civica, che per secoli rappresentò un vanto per la città di Parma per la sua notevole altezza.[1]

Probabilmente a causa del peso e delle numerose sopraelevazioni, la torre crollò improvvisamente il 27 gennaio 1606, distruggendo il Palazzo del Capitano del Popolo ed il carcere della Camusina e causando la morte di 26 persone.[2]

Nel 1627 l'architetto parmigiano Giovanni Battista Magnani fu incaricato della costruzione del nuovo palazzo, che fu innalzato in stile tardo rinascimentale su modello del Palazzo Farnese di Piacenza; la costruzione fu completata nel 1673, anche se rimase incompiuta la decorazione esterna.[3]

Tra il XVII ed il XVIII secolo l'ampio porticato al piano terreno fu chiuso con muri di tamponamento ed utilizzato come magazzino per la dogana, sede di botteghe ed altro, fino alla completa riapertura avvenuta nel 1770.[4]

Sul lato verso la Chiesa di San Vitale, in una nicchia al piano terreno nel 1829 fu innalzata da Paolo Toschi una fontana, su cui fu posizionato il Monumento a Ercole e Anteo (noto in città anche come I du brasè), realizzato dall'artista fiammingo Teodoro Vandersturck tra il 1684 e 1687 per il Palazzo del Giardino; l'antica statua fu in seguito spostata al centro del cortile di Palazzo Cusani, mantenendone tuttavia una copia sulla fontana ottocentesca.[5]

Qualche anno dopo, nel 1870, in una nicchia al piano terreno verso piazza Garibaldi fu invece posizionato il Monumento al Correggio, realizzato dallo scultore Agostino Ferrarini.[6]

Oggi il palazzo costituisce la sede di rappresentanza dell'Amministrazione Comunale.

Architettura

Monumento a Ercole e Anteo
Monumento al Correggio

Il palazzo, interamente realizzato in laterizio, si innalza su alti portici, noti in città come "Voltoni del Grano", in quanto ospitarono quasi ininterrottamente per secoli il mercato del grano, fino al 1908.[7] Tra il 1887 ed il 1976 furono affisse ai pilastri numerose lapidi in marmo e pietra commemorative degli eventi storici cittadini e nazionali, tra cui quella in onore dei caduti d'Africa, realizzata da Alessandro Marzaroli nel 1903, e quella dedicata a Giuseppe Mazzini, opera di Giovanni Chierici del 1887. Restaurati interamente nel 2007, i Portici del Grano sono oggi utilizzati periodicamente come sede di esposizioni ed eventi.[4]

La mole massiccia dell'edificio è alleggerita dalla presenza di numerosi riquadri, paraste e nicchie, tipici dello stile rinascimentale, che, seppur incompiuti, arricchiscono le facciate, oltre che dai due monumenti collocati verso piazza Garibaldi e verso la Chiesa di San Vitale.

L'interno, raggiungibile attraverso uno scalone affrescato, ospita molteplici opere di valore, tra cui dipinti di Annibale Carracci, di Ilario Spolverini e di Gervasio e Bernardino Gatti.

Di particolare pregio risulta infine la Sala Consiliare, affrescata da Girolamo Magnani e Cecrope Barilli tra il 1885 e il 1886.[3]

Note

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Categoria:Palazzi di Parma