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Jargon File

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Eric Steven Raymond

Il Jargon File è un documento originariamente redatto da Raphael Finkel della Stanford University e attualmente mantenuto da Eric S. Raymond, un esponente della cultura hacker nel mondo. Esso è essenzialmente un vocabolario del gergo usato dagli hacker e dai professionisti dell'IT, ma contiene anche definizioni e regole di buona educazione da rispettare in rete (netiquette).

Nel 2005 un gruppo di appassionati di cultura e filosofia hacker facenti parte il progetto H.A.N.C. hanno avviato un progetto di traduzione in italiano del Jargon File arrivando ad una release fruibile e scaricabile dal sito del progetto. I lavori si sono però interrotti verso la fine del 2007 ed al momento non sono in corso aggiornamenti a quanto già tradotto.

Dal 1975 al 1983

Il Jargon File (detto anche “Jargon-1” o “the File”), è stato fatto da Raphael Finkel a Standford nel 1975. Da questo momento, fino all’arrivo alla SAIL computer nel 1991, il file venne chiamato "AIWORD.RF[UP,DOC]" ("[UP,DOC]" era una directory di sistema sui sistemi operativi WAITS). Alcuni termini, come frob, foo e mung si ritiene risalgano ai primi anni del 1950 dal Tech Model Railroad Club del MIT e documentati nel 1959 sul Dictionary of the TMRC Language scritto da Peter Samson. [1] Si noti che è sempre stato chiamato “AIWORD” o “the Jargon file”, mai “the File”, quest’ultimo termine è stato coniato da Eric Raymond.

Nel 1976, Mark Crispin, dopo aver visto un annuncio riguardante “the File” alla SAIL computer, FTped una copia al laboratorio di intelligenza artificiale del MIT. Salvò il file nella sua directory come "AI:MRC;SAIL JARGON" (laboratorio computer "AI", directory "MRC", file "SAIL JARGON").

Raphael Finkel abbandona la partecipazione e poco dopo Don Woods diventa il contatto della SAIL per il File.

Il File venne ampliato un po’ per volta fino al 1983. Richard Stallman era uno dei maggiori contribuenti, ha coniato molti termini riguardanti MIT e ITS.

Nel 1981, un hacker di nome Charles Spurgeon ha ottenuto buona parte del “the File” che fu pubblicato nel CoEvolution Quarterly di Stewart Brand (numero 29, pagine 26–35) con le illustrazioni di Phil Wadler e Guy Steele. Questa sembra esser stata la prima pubblicazione cartacea del file.

Successivamente una vecchia versione del Jargon-1 venne ampliata con dei commenti in maniera tale da renderlo comprensibile a tutti, quindi per il mercato di massa. Questa versione fu curata da Guy Steele in un libro pubblicato nel 1983, The Hacker's Dictionary (Harper & Row CN 1082, ISBN 0-06-091082-8). Le altre modifiche effettuate al Jargon-1 (Raphael Finkel, Don Bosco, e Mark Crispin) hanno contribuito a questa versione, così come Stallman e Geoff Goodfellow. Questo libro (ora esaurito) verrà d'ora in poi denominato "Steele-1983".

Dal 1983 al 1990

Poco dopo la pubblicazione di Steele-1983, non furono più fatte modifiche sostanziose al “the File”. In origine, questo fu dovuto ad un desiderio di congelare il file temporaneamente per facilitare la produzione di Steele-1983, ma le condizioni esterne portarono il blocco "temporaneo" a diventare un blocco permanente.

Il AI Lab culture fu colpito duramente alla fine del 1970 dal taglio dei fondi e la successiva decisione amministrativa di utilizzare vendor-supported hardware e software proprietario associato invece di quello fatto in casa. Nel MIT la maggior parte del lavoro della AI si era rivolto a macchine Lisp. Allo stesso tempo, la commercializzazione della tecnologia AI ha attirato alcuni dei laboratori di intelligenza artificiale tra i migliori e più brillanti.

Le start-up costruirono macchine Lisp per MIT; il computer centrale del MIT-AI divenne un sistema TWENEX.

Il laboratorio di intelligenza artificiale di Stanford aveva effettivamente cessato di esistere dal 1980. Stanford divenne un importante sito TWENEX, ad un certo punto operano più di una dozzina di sistemi TOPS-20, ma dalla metà del 1980 la maggior parte dei lavori software più interessanti venne fatta sullo standard emergente BSD Unix.

Nel maggio del 1983, the PDP-10-centered cultures che aveva alimentato il File, ne inflisse un colpo mortale cencellandolo dal Jupiter project del DEC. Gli scrittori del The File si erano spostati verso altre cose, sembrava che Steele-1983 fosse destinato a morire.

Dal 1990 in poi

Una nuova revisione è iniziata nel 1990, conteneva quasi tutto il testo di una vecchia versione di Jargon-1 (un paio di voci obsolete PDP-10-related sono state ritirate dopo aver consultato i redattori di Steele-1983). Si utilizzò circa l'80% del testo di Steele-1983 omettendo pochissime voci introdotte nel 1983 che ora sono solo di interesse storico.

La nuova versione vuole essere più ampia rispetto al vecchio Jargon File; Il suo scopo era quello di coprire non solo AI o la cultura hacker PDP-10, ma tutte le culture di calcolo tecnico in cui la vera natura hacker si manifesta. Più della metà delle voci adesso derivano da Usenet e rappresentano il gergo utilizzato nelle comunità C e Unix, ma gli sforzi maggiori sono stati fatti per raccogliere il gergo da altre culture, tra cui i programmatori dei PC IBM, dei fans Amiga, degli appassionati di Mac e anche il mondo mainframe IBM.

Eric Raymond ha mantenuto il nuovo file con l'assistenza di Guy Steele, ed è l'editor accreditato della versione stampata del The New Hacker's Dictionary (pubblicato da MIT Press nel 1991); d'ora in poi Raymond-1991. Alcune delle modifiche apportate sotto la sua vigilanza sono state controverse; i primi critici accusano Raymond di cambiare ingiustamente il focus del File verso le culture hacker Unix al posto delle culture degli hacker più anziani dove il Jargon File ebbe origine. Raymond rispose dicendo che la natura della pirateria era cambiata e il Jargon File dovrebbe riferirsi alla cultura hacker più moderna. [2] Dopo la seconda edizione di NHD (MIT Press, 1993; d'ora in poi Raymond-1993), Raymond è stato accusato di aggiungere termini che riflettono le proprie politiche e il proprio vocabolario, [3] anche se lui dice che le voci da aggiungere vengono controllate per assicurarsi che vengano utilizzate realmente e non solamente nel gergo di una o due persone. [4]

La versione di Raymond è stata rivista ancora una volta, per includere la terminologia dalla sottocultura nascente da Internet e dal World Wide Web. Venne pubblicato da MIT Press come The New Hacker's Dictionary, terza edizione, 1996 (il Raymond-1996).

Dal 2003 non sono state apportate modifiche al Jargon File originale.

Riferimenti

  1. ^ TMRC, in The Jargon File.
  2. ^ Eric Raymond, Updating JARGON.TXT Is Not Bogus: An Apologia, su catb.org. URL consultato il 26 gennaio 2007.
  3. ^ Need To Know 2003-06-06, su ntk.net. URL consultato il 25 gennaio 2007.
  4. ^ Eric S. Raymond, You Too, Can Add an Entry!, su catb.org, 29 December 2003. URL consultato il 28 January 2015.

Altre letture

Collegamenti esterni