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Arduino Paniccia

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Arduino Paniccia (Milano, 31 gennaio 1946) è un opinionista, scrittore e docente italiano.

Analista di strategia militare e di geopolitica, ha scritto numerosi articoli e pubblicazioni che ne fanno un esperto a livello italiano e internazionale. Attualmente insegna Relazioni Internazionali alla Facoltà di Scienze Politiche di Trieste presso la sede di Gorizia per il corso in Scienze Internazionali e Diplomatiche, è consulente per grandi imprese private e pubbliche, fa parte dei comitati di studio e gruppi di lavoro dell'Unione Europea e dell'ONU. Ha maturato, attraverso molteplici missioni nelle aree coinvolte da conflitti, una vasta esperienza in tema di terrorismo, guerriglia e peace-keeping. È stato responsabile per l'UNIDO del progetto di formazione per i quadri diplomatici e ministeriali in Iraq. È commentatore e analista per diverse testate giornalistiche, televisive e sul web (Globalist – Affari Italiani) di temi di geo-politica e strategia internazionale. Opinionista di RAI UNO-mattina[1], La7, SKY dei telegiornali e giornali radio della RAI, Radio TV svizzera, Radio Vaticana[2], Radio Capodistria e Radio 24[3]. Scrive su riviste e quotidiani nazionali ed internazionali (Panorama[4], Economy, Il Foglio[5], Le Formiche[6], Herald Tribune). Frequentemente intervistato sui principali quotidiani nazionali (La Stampa[7], Il Corriere, Libero[8], Il Sole 24 ORE, Il Giornale[9]), collabora inoltre con l'ISPI[10], è direttore accademico dell'Istituto Italiano di Studi Strategici IISS N. Machiavelli[11], nel 2013 fonda a Venezia la Scuola di competizione economica. Dal 2014 scrive per la Rivista Militare dello Stato Maggiore dell'esercito italiano.

Fa parte, dal 2001, del Sovrano militare ordine di Malta col titolo di Cavaliere di Grazia Magistrale.

Biografia

Conclusi gli studi all'istituto Nautico di Trieste si imbarca su un mercantile britannico, successivamente militarizzato e partecipa al conflitto in Vietnam imbarcato nelle unità di supporto logistico (1966-1967).[12] Si laurea nel luglio del 1971 in “Scienze Economico – Marittime” presso l'Università Navale di Napoli con una Tesi in Economia dei Trasporti Marittimi e Aerei. È stato impegnato in molteplici missioni internazionali nelle aree coinvolte da conflitti, come esperto in temi quali terrorismo, guerriglia e peace-keeping. Ha preso parte alle missioni di pace nell'area balcanica, in particolare nelle operazioni di aiuto umanitario nell'inverno '93/'94 nella città assediata di Sarajevo. È stato inoltre componente della Task Force per la ricostruzione nei Balcani ed è Presidente della Task Force per la ricostruzione in Libia. Ha operato, oltre alla Bosnia, in Albania, Croazia, Kosovo, Macedonia e Serbia. Ha effettuato numerose missioni in Afghanistan, Pakistan, nell'area del Golfo Persico. Nel 1981 nominato Consigliere di Amministrazione nella Holding del Gruppo costruzioni aeronautiche, trasporti e servizi elicotteristici AGUSTA SpA.. Dal gennaio 2001 è Senior Advisor dell'UNCTAD/ONU, Ginevra, per il progetto Mediterraneo 2000 e successivamente 2007 responsabile della missione di cooperazione UNIDO per l'area del Libano, Giordania, Iraq. Collega e amico di Edward Luttwak, con il quale ha scritto saggi sulle strategie della globalizzazione, ha collaborato con il Centro Studi Strategici di Washington. È altresì autore di monografie sull'ingresso della Cina nell'Organizzazione Mondiale del Commercio e sulla gestione della rete/ICANN e sulla definizione del corridoi paneuropei dei trasporti. Dal 2006 è docente della Scuola di Polizia Interforze, per il Ministero degli Interni, a Roma nel corso di Criminalità e terrorismo transnazionale.

Onorificenze e incarichi diplomatici

Pubblicazioni

Fra le sue pubblicazioni si citano:

  • 1994 - “Strategia e Individuo” – Muzio Editore, Padova (introd. di E. Luttwak), ISBN 88-7021-697-7;
  • 1997 - “Due Italie e mezza Europa” – Egida, Università di Padova (introd. di E. Luttwak);
  • 1998 - “Il Nuovo Ordine Economico Mondiale: G8, W.B., WTO, FMI” – Università di Trieste;
  • 2000 - “I Nuovi Condottieri – Vincere nel XXI secolo” con Edward Luttwak – Marsilio/Rizzoli (5ª edizione);
  • 2001 - “La Ricostruzione in Serbia e nei Balcani: i Corridoi Pan-Europei dei Trasporti” – Edizioni EIC/U.E. – Bruxelles;
  • 2001 - “L'Unione Europea, la Cina e gli Stati Uniti nel Sistema Multilaterale degli Scambi: l'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) dopo Seattle” – Edizioni EIC/U.E. – Venezia;
  • 2002 - Segre G., Muraro G., Paniccia A. – “Strategia e Globalizzazione” in “Fisco e Impresa nel Mercato Globale” – Cedam – Padova;
  • 2006 - “La Quarta Era” – Mazzanti Editori, Quaderni di Studi Strategici, Università di Trieste, ISBN 88-88114-64-5;
  • 2008 - “La pace armata. IL ruolo dell'Italia nella nuova dottrina strategica nel Mediterraneo” coautori Gen. CC L. Leso e Andrea Castelli Cossiga – Mazzanti Editori, Quaderni di Studi Militari e Strategici, Università di Trieste;
  • 2013 - “Trasformare il Futuro. Nuovo manuale di Strategia" - Mazzanti Editori - Venezia, ISBN 978-88-98109-11-1.

Note

  1. ^ Uno mattina 2010-2011, 26/4/2011, "Il mondo nell'era post Bin Laden"
  2. ^ Radio Vaticana Radio Vaticana
  3. ^ Radio 24, 12/3/13, ore 9, intervento sui Marò in India; Arduino Paniccia con Giuliana Sgrena
  4. ^ Libia, la Task force Italia si prepara all'affare - Panorama
  5. ^ Il Foglio, 23/7/2009, pag 3, "Analisi di Arduino Paniccia: A Islamabad i talebani fanno fatica a trovare reclute"
  6. ^ Mal d’Africa. Come le guerre del continente nero sballano la sicurezza mondiale - Formiche
  7. ^ La Stampa, 3/11/2010, pag 17, "Nasce il coté atlantico dell'europa militare. Paniccia: Adesso l'Italia si allei con la Germania"
  8. ^ Libero, 15/4/2004, pag 7, "Tre squadre di agenti segreti in azione in Iraq"
  9. ^ Il Giornale, 5/12/2011, "Wikileaks secondo Arduino Paniccia"
  10. ^ Libia: democrazia o anarchia? | ISPI
  11. ^ Arduino Paniccia | Istituto Machiavelli
  12. ^ Vietnam Veterans of America – Directory 2004, pag. 1034, pag. 1084
  13. ^ http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=195333
  14. ^ http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=154003

Collegamenti esterni

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