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Hyper Text Coffee Pot Control Protocol

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Implementazione ironica del protocollo

Hyper Text Coffee Pot Control Protocol (HTCPCP) è un protocollo di rete per il controllo, il monitoraggio e la diagnostica delle caffettiere. È specificato nella RFC 2324, pubblicata come pesce d'aprile il 1º aprile 1998.[1][2] Una estensione del protocollo è stata pubblicata come RFC 7168 il 1º aprile 2014[3] per estendere il supporto alle teiere.

Protocollo

La RFC 2324 venne scritta da Larry Masinter come satira, sostenendo che "aveva uno scopo serio – identificava molti dei modi nei quali HTTP era stato esteso in maniera inappropriata."[4] Il linguaggio usato era però chiaramente ironico, ad esempio una frase riporta there is a strong, dark, rich requirement for a protocol designed espressoly [sic] for the brewing of coffee ("vi è la forte, scura e ricca necessità di un protocollo disegnato espressomente [sic] per l'infusione del caffé").

Nonostante la natura di burla delle sue origini, il protocollo ha avuto una pur minima diffusione online. L'editor di testi Emacs include una implementazione client side completamente funzionante[5] è diversi bug report lamentano la mancanza del supporto per il protocollo su Mozilla.[6] Dieci anni dopo la pubblicazione della RFC, il Web-Controlled Coffee Consortium (WC3) ha pubblicato una prima bozza del HTCPCP Vocabulary in RDF,[7] parodia del HTTP Vocabulary in RDF pubblicato dal World Wide Web Consortium (W3C).[8]

Il 1º aprile 2014 è stata pubblicata la RFC 7168, che estende il protocollo per supportare pienamente anche le teiere.[3]

Comandi e risposte

HTCPCP è una estensione del protocollo HTTP. Le richieste HTCPCP sono identificate dallo schema URI coffee (o la parola corrispondente nelle 29 lingue supportate) e aggiunge alcuni metodi:

BREW o POST Richiede al server HTCPCP di preparare il caffè. L'uso di POST a questo scopo è deprecato. È stato proposto un nuovo header HTTP "Accept-Additions", per supportare le aggiunte opzionali come crema, latte, vaniglia, lampone, whisky, acquavite etc.
GET Riceve il caffè dal server HTCPCP.
PROPFIND Recupera i metadati sul caffè.
WHEN Richiede al server HTCPCP di smettere di versare latte nel caffé (se applicabile).

Il protocollo definisce anche due status code di errore:

406 Not Acceptable Il server HTCPCP per qualche motivo non è in grado di fornire l'aggiunta richiesta al caffè, e la risposta dovrebbe indicare una lista delle aggiunte disponibili. Nella RFC si osserva che "nella pratica, molte caffettiere automatiche non sono in grado di fornire aggiunte."
418 I'm a teapot Il server HTCPCP è una teiera, e non è in grado in via permanente di preparare il caffè.[9][10] Se la caffettiera è solo temporaneamente non in grado di preparare il caffè, dovrebbe restituire invece un codice 503.[11]

Note

  1. ^ Network Working Group, IETF.
  2. ^ Laura DeNardis, Protocol Politics: The Globalization of Internet Governance, MIT Press, 30 September 2009, pp. 27ff, ISBN 978-0-262-04257-4. URL consultato l'8 May 2012.
  3. ^ a b The Hyper Text Coffee Pot Control Protocol for Tea Efflux Appliances (HTCPCP-TEA), IETF.
  4. ^ Larry Masinter, IETF RFCs, su larry.masinter.net (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2013).
  5. ^ Emarsden, Chez..
  6. ^ Bugzilla, Mozilla.
  7. ^ HTCPCP Vocabulary in RDF – WC3 RFC Draft, Chief Arabica (Web-Controlled Coffee Consortium, 1º April 2008. URL consultato il 17 August 2009.
  8. ^ HTTP Vocabulary in RDF, W3. URL consultato il 17 August 2009.
  9. ^ Joseph Reddington, Illustrated implementation of Error 418.
  10. ^ A Goblin Teasmade teamaker with an implementation of Error 418
  11. ^ https://tools.ietf.org/html/rfc7168#section-2.3.3

Voci correlate

Collegamenti esterni

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