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Arduino Bizzarro

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Arduino Bizzarro (Papozze, 27 gennaio 1923Alessandria, 16 febbraio 1945) è stato un partigiano italiano.

Biografia

Dal Polesine i suoi si erano trasferiti a Casale Monferrato. Arduino, che era stato chiamato per il servizio di leva in Aeronautica, al momento dell'armistizio si aggregò subito ad una delle prime formazioni partigiane sorte nell'Alessandrino. Fu ucciso da militi della Brigata Nera quando Bizzarro, con una piccola squadra di patrioti della 79ma Brigata Garibaldi, si scontrò con un grosso distaccamento fascista a Madonnina di Crea. Prima di ucciderlo i brigatisti lo torturarono sadicamente.
Il ricordo del giovane partigiano è ancora molto vivo nella zona e nel 2001, sul luogo del suo sacrificio, per iniziativa dell'Istituto del Nastro Azzurro, è stata posta una nuova lapide che reca inciso:
La giovinezza ventiduenne
medaglia d'oro al valor militare
ARDUINO BIZZARRO
aviere partigiano della 79° Brigata Garibaldi
veniva barbaramente sacrificata
il 16 febbraio 1945
perché la libertà e la giustizia
non fossero più nomi vani
ma insopprimibile diritto di popolo
Il comune di Serralunga di Crea pose
perché sia ricordato
l'olocausto ed il monito.[1]

Onorificenze

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Subito dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, si schierava a fianco dei patrioti per concorrere validamente alla lotta contro l'oppressore germanico pel l'affermazione del più importante diritto di ogni popolo: la libertà. Catturato e costretto a subire il peso della dura prigionia nelle carceri di Casale Monferrato, Alessandria, Aosta e Torino, riusciva ad evadere e con i reparti della Brigata «Garibaldi» operante nel Monferrato, partecipava a tutte le operazioni più importanti e più rischiose. Nel corso di una operazione, accerchiato da un forte ed agguerrito contingente nemico ed in difficile situazione, incitava i suoi compagni d'arme a porsi in salvo, fornendo mirabile esempio di altruismo, di ardore combattivo e di eroismo. Stroncato dal fuoco avversario e finito con pugnalate alla gola ed agli occhi, moriva al grido di «Viva L'Italia»”.»
— Madonnina in Comune di Serra lunga di Crei (Alessandria), 16 febbraio 1945.[2].

Bibliografia

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Note

  1. ^ Targa Arduino Bizzarri (JPG), su lastampa.it. URL consultato il 1º maggio 2015.
  2. ^ Dettaglio decorato, su 193.108.205.15, quirinale.it. URL consultato il 1º maggio 2015.