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Linux Terminal Server Project

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Schema di una rete LTSP

L'LTSP (Linux Terminal Server Project) è un progetto per Linux nato per permette a più utenti di utilizzare uno stesso computer. Grazie a questo progetto è possibile creare una rete locale di computer in grado non solo di avviarsi via rete ma anche di essere totalmente gestiti da un solo server centrale.

I vantaggi possono essere i seguenti:

  • Nessuna necessità di particolari caratteristiche hardware per i client (infatti è possibile formare una rete di computer privi di hard-disk. Questi computer minimali generalmente si chiamano thin client);
  • Gestione centralizzata degli account utente;
  • Gestione centralizzata del software;
  • Gestione centralizzata di file e cartelle;
  • Condivisione di hardware (per esempio stampanti);

Caratteristiche dei client

In una rete LTSP è possibile configurare due differenti tipi di client, a seconda se si desidera sfruttare l'hardware a disposizione sui client o meno.

Thin client

Il thin client prevede caratteristiche hardware minimali, in quanto è soltanto una proiezione visiva della sessione e dei processi instaurati sul server.

Il suo funzionamento è questo:

  • Il thin client richiede l'avvio da rete tramite BOOTP o DHCP
  • Il server risponde con: IP, Gateway, DNS e path per il kernel (che poi il client dovrà scaricare)
  • Il client scaricherà il kernel oppure un finto kernel (che in realtà è un bootloader derivato da syslinux) passato come path nella risposta precedente del server
  • Il client scaricherà anche il ramdisk iniziale (initrd), preparato appositamente con gli script di avvio
  • Il client provvede ad avviare il kernel: in questa fase inoltre il kernel si fa ridare l'indirizzo IP con i parametri
  • Il client monta una cartella NFS (che gli servirà per prendere le config e i programmi non inclusi nel ramdisk iniziale) e il ramdisk iniziale in RAM.
  • A seconda di come configurato potrà avviare un client X, un client terminale, una sessione bash locale, un client Rdesktop (per i terminali windows) o altri programmi (inclusi manualmente).

La peculiarità di questo sistema è che sui client non deve essere installato niente, eccezion fatta per il client di avvio di rete, che molte schede di rete e molte schede madri con la rete integrata possiedono già.

Nel caso non fosse presente il suddetto client integrato esistono progetti come Etherboot e Netboot che si prefiggono lo scopo di preparare ROM per i chip delle varie schede. C'è da menzionare anche il progetto Rom-o-matic, "un'interfaccia web" per Etherboot, dalla quale si possono scaricare anche immagini avviabili per dischi fissi, cdrom, floppy e quant'altro.

Fat client

Il fat client all'avvio scarica dal server una immagine completa del sistema, e quindi è in grado di rendersi indipendente e non appesantire il server. Il fat client sfrutta quindi le sue caratteristiche hardware.

Dispositivi locali

Nell'ultima versione di LTSP esiste anche il supporto ai dispositivi locali come CDrom, floppy, dischi fissi, usb e altro. È anche possibile avere l'audio locale, grazie ad un mini server ALSA inserito all'interno del ramdisk.

Vantaggi e svantaggi

Sicuramente i vantaggi di un sistema simile sono:

  • Meno manutenzione: solo il software del server va controllato, visto che il client di suo non ne possiede.
  • Recupero di PC: con questo sistema è anche possibile fare del Trashware, ovvero recuperare computer lenti.
  • Dati e autenticazione centralizzati: si hanno tutti i dati, non esplicitamente inseriti nei dischi locali, centralizzati sul server, così come l'autenticazione avviene sul server.

Gli svantaggi sono invece:

  • Carico di rete: la rete per ogni client deve essere minimo 54Mbps, meglio se 100. Questo a causa del client terminale di X.
  • Centralizzazione: se il server va giù tutti i client non funzionano più. Un sistema di cluster fatto bene potrebbe ovviare a questo problema.
  • Carico del server: il server deve essere all'altezza del carico che deve gestire.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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