Egisto Rubini
Egisto Rubini (Molinella, 1 novembre 1906 – Milano, marzo 1944) muratore antifascista e partigiano italiano , combattente nella Guerra di Spagna e nel 1943 organizzatore del primo Gruppo di Azione Patriottica a Milano. É stato insignito di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria [1].
Antifascista sin dagli inizi dell'avvento del regime dovette rifugiarsi negli anni venti in Francia per sfuggire alla repressione fascista. [2]
A Tolosa organizzò un movimento politico antifascista tra gli emigranti italiani e nell' otobre del 1936 accorse con altri volontari a difendere la repubblica spagnola dall'attacco nazifascista.
Arruolato nel Battaglione Garibaldi partecipò a molti scontri contro i franchisti rimanendo ferito nel luglio 1937 a Brunete. La gravità delle ferite gli causò un'invalidità che lo costrinse a tornare dalla moglie e dal figlio a Tolosa dove continuò la sua azione politica antifascista a sostegno dei combattenti in Spagna.
Nella Francia occupata dai nazisti Rubini non rinunciò a combattere e nel 1942 nel Lot-et-Garonne fu a capo di un gruppo di Francs-tireurs-et-partisans (FTP - Franchi tiratori e partigiani) con i quali continuò ad operare come comandante nelle zone di Nizza e nelle Alpi Marittime.[3]
Nel 1943 Rubini torna in Italia dove organizza con gli ex gaibaldini di Spagna e ex FTP della Francia meridionale la formazione militare partigiana della 3a Brigata Garibaldi Lombardia operante a Milano e sui monti del Lecchese e del Comasco. La brigata mise in atto tra l'ottobre del 1943 e il gennaio 1944 numerosi attacchi ai danni dei nazifascisti tra cui l'esplosione di un deposito di benzina all'aeroporto di Taliedo, la collocazione di una bomba nell’ufficio informazioni tedesco della Stazione Centrale, l’attentato al questore di Milano Camillo Santamaria Nicolini e l’attacco alla casa del fascio di Sesto San Giovanni.
Tra queste azioni di guerra partigiana quella che ebbe più rilievo fu quella del 18 dicembre del 1943, comandata da Rubini che portò all'uccisione in pieno giorno del federale fascista Aldo Resega [4]
Arrestato nel febbraio 1944 a Sesto San Giovanni e incarcerato a San Vittore, si tolse la vita nel marzo successivo impiccandosi con un lenzuolo alle sbarre della prigione.
Onorificenze
Note
- ^ Storia del XXI secolo
- ^ Cfr. M. Rendina, Dizionario della Resistenza, Roma, Editori Riuniti, 1995
- ^ Cfr. Roberto Battaglia: Storia della resistenza italiana, 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Einaudi, 1965
- ^ Cfr. Giovanni Pesce: Senza tregua. La guerra dei GAP (Feltrinelli 1967, (ristampato 2005) - G. Pesce sarà a capo dopo la morte di Rubini della formazione Gap "Egisto Rubini"