{{Bio
|Nome = Egisto
|Cognome = Pandolfini
|Sesso = M
|LuogoNascita = Lastra a Signa (FI)
|GiornoMeseNascita = 19 Febbraio
|AnnoNascita = 1926
|Attività = ex calciatore
|Nazionalità = italiano
Carriera
Club
Egisto Pandolfini cresce calcisticamente nelle giovanili della Fiorentina ove esordì in Serie A l'11 novembre 1945 contro la Salernitana. In quel primo anno da riseva Pandolfini non conquistò il cuore dei dirigenti Viola che lo dirottarono a fine campionato all Empoli in Serie B. Quì il giovne Pandolfini si mise in luce ma non al punto da meritarsi il ritorno a Firenze. Veniva giudicato troppo piccolo ed in fin dei conti la Fiorentina era sempre un grosso club.
Su di lui mise gli occhi il presidente della SpalPaolo Mazza - che di lì a poco si guadagnerà l'appellativo di Mago di campagna - che lo prelevò per pochi soldi mettendolo al centro dell'attacco spallino.
A Ferrara Pandolfini esplose e vinse con 20 reti la classifica del girone B della serie cadetta.
A quel punto per riaverlo la Fiorentina pagò a Mazza una cifra da capogiro per l'epoca e con i Viola giocò 4 campionati arrivando a debuttare in Nazionale il 2 luglio del 1950 contro il Paraguay.
Dopo quatto campionati a Firenze, Pandolfini viene ceduto alla Roma e nella capitale resta altre quattro stagioni. Gli anni romani e firentini sono l'apice della cariera di Pandolfini che intanto viene arretrato al ruolo di interno senza perdere il vizio del goal. Formidabile nei calci piazzati - a Roma realizzerà ben 9 goals su rigore consagrandosi come uno dei migliori rigoristi capitolini - dotato di grande tecnica con la quale sopperisce negli anni alla perdita di velocità
Viene successivamente ceduto all'Inter ed a Milano resta due stagioni.
Nel 1958, giudicato ormai finito, torna a Ferrara dove Paolo Mazza, che oltre a valorizzare molti giovani sa perfettamente rilanciare vecchi campioni, lo riacquista per poche lire e quidi Pandolfini - o "Gisto"" come lo chiamano con affetto i ferraresi - da il suo contributo per salvare la Spal dalla retrocessione in un campionato opaco per i ferraresi dove brilla la stella di Saul Malatrasi che, ironia della sorte, partirà da Ferrara per militare nelle stesse squadre (Fiorentina, Roma e Inter) in cui militò Pandolfini.
L'anno seguente nel miglior campionato di tutti i tempi della Spal, Pandolfini trova il tempo di ritrovare il suo ex compagno dell'Inter Oscar Massei - il più grande spallino di tutti i tempi - e per tenere a battesimo Armando Picchi, Costanzo Balleri e Egidio Morbello che passeranno loro stessi all'Inter l'anno successivo. Chiude con la Serie A nella primavera del 1960 contro il Lanerossi Vicenza.
Torna con il ruolo di allenatore/giocatore ad Empoli e con questa squadra vince il campionato di Serie D e poi chiude con il calcio giocato nel 1962 in Serie C sempre con i toscani.
Inizia poi una lunghissima cariera di allenatore delle giovanili della Fiorentina divenedo il maestro di tantissimi talenti viola.
Della Fiorentina diventa successivamente dirigente.
Nazionale
In Nazionale Pandolfini ha giocato 21 partite in un'epoca in cui le partite degli azzurri erano molto più sporadiche. In nazionale ha segnato 9 goals e ne è stato più volte capitano.