Arduino Garelli
Arduino Garelli | |
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Nascita | Bardolino, 9 settembre 1889 |
Morte | Castellamonte, 1953 |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() |
Forza armata | ![]() |
Anni di servizio | 1909-1944 |
Grado | Generale di brigata |
Guerre | Prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale |
Comandante di | Distretto militare di Torino 31ª Divisione fanteria "Calabria" |
Studi militari | Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena |
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Arduino Garelli (Bardolino, 9 settembre 1889 – Castellamonte, 1953) è stato un generale italiano pluridecorato del Regio Esercito. Durante la seconda guerra mondiale fu ricordato per il suo ruolo a Cefalonia (1942-43) e in Sardegna (1943-44)..
Biografia
Nato in provincia di Verona nel 1889, da Roberto, fu allievo dell'Accademia di Modena dal 1909 e divenne Sottotenente dell'Arma di Fanteria dal 21 ottobre 1909, presso il 65 reggimento, poi presso il 66.
Promosso Tenente, Capitano (18 agosto 1915) e Maggiore (13 settembre 1917), partecipò alla Grande Guerra, effettivo al 233 fanteria prima e al RCTC della Somalia poi.
Effettivo in Italia al 71 reggimento fanteria, dal 17 novembre 1923 ripassò al RCTC dell'Eritrea, comandando da maggiore, l'11 battaglione eritreo e ottenendo una medaglia d'argento al v. m. per il fatto d'arme di Buerat il 17-19 aprile 1924. Trasferitosi dal maggio seguente in Cirenaica, ottenne un'altra medaglia d'argento per il complesso dell'attività di polizia durato sino all'aprile 1926. Da Tenente Colonnello, grado indossato il 2 marzo 1927, passò d'autorità dal 20 maggio 1928 dal RCTC dell'Eritrea a quello della Cirenaica, permanendo in quest'ulima provincia.
Rientrato in Italia, fu prima assegnato al comando del Distretto di Torino, per poi passare ancora d'autorità, dal 28 marzo 1936, al comando di un battaglione libico nella Sirtica e, dal 9 ottobre seguente, uno stesso reparto in Eritrea.
Da Colonnello, nomina del 1º gennaio 1937, fu assegnato al comando della zona militare di Torino, rientrando dall'Eritrea l'8 novembre 1937 e poi fu dal 1940 trasferito al RCTC in Libia.
Dal 6 aprile 1941 fu prima al comando del I° Corpo a Torino e in seguito, dal 22 agosto, al Corpo di spedizione in Russia, per incarichi speciali.
Dal 1º gennaio 1942, promosso Generale di Brigata, rientrato a Torino, fu prima al comando delle fanterie dalla 33ª divisione fanteria Acqui, impiegata nell'isola di Cefalonia (10 maggio 1942/ 15 giugno 1943) e poi, sostituito dal generale Luigi Gherzi dal giugno 1943, al comando delle fanterie della 31ª divisione fanteria Calabria a Sassari; dal 1 settembre seguente ne divenne il comandante facente funzioni sostituendo il generale Giovanni Casula.
Dopo l'armistizio permase al comando della Calabria sino al 1944, nel frattempo divenuta divisione per la sicurezza interna, con compiti essenzialmente di ordine pubblico.
Nel dopoguerra è stato il primo presidente della sezione torinese dell’Associazione Divisione “Acqui” e morrà nel 1953 a Castellamonte (Torino).
Bibliografia
- Angelo Del Boca, La disfatta di Gasr bu Hàdi, Milano, Mondadori, 2014.
- Angelo Del Boca, Italiani in Africa Orientale: La conquista dell’Impero, Bari, Laterza, 1979.
- Angelo Del Boca, Italiani in Africa Orientale: La caduta dell'Impero, Bari, Laterza, 1986, ISBN 88-420-2810-X.
- B. Palmiro Boschesi, Il chi è della Seconda Guerra Mondiale. Vol.2, Milano, Mondadori, 1975, p. 220.
- (EN) Richard Pankhurst, Sylvia Pankhurst: Counsel for Ethiopia : a Biographical Essay on Ethiopian Anti-Fascist and Anti Colonialist History, Hollywood, California, Tsehai Publishers, 2003.
- Federica Saini Fasanotti, Etiopia 1936-1940. Le operazioni di polizia coloniale nelle fonti dell'Esercito Italiano, Roma, Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Esercito, 2010, ISBN 978-88-96260-13-5.
Collegamenti esterni
- Garelli Arduino, su Generals. URL consultato il 5 febbraio 2022.