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Camera degli Sposi und Erol Seval: Unterschied zwischen den Seiten

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'''Erol Seval''' (* [[20. November]] [[1970]])<ref name=":0">{{Internetquelle |autor= |url=https://www.football-hall-of-fame.demitglieder/erol-seval/ |titel=Erol Seval |werk=football-hall-of-fame.de |hrsg= |datum= |abruf=2020-02-08 |sprache=de}}</ref> ist ein [[Deutschland|deutscher]] [[American Football|Footballtrainer]] und ehemaliger -spieler.
{{Coord|45|9|39.56|N|10|48|0.31|E|display=title|type:landmark_region:IT}}
{{Opera d'arte
|immagine = Camera picta, la corte 02.jpg
|grandezza immagine =
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|grandezza immagine2 =
|titolo = Camera degli Sposi
|artista = [[Andrea Mantegna]]
|artista2 =
|data = [[1465]]-[[1474]]
|opera = dipinto
|tecnica = affresco
|materiale =
|altezza = ciascuno 300
|larghezza = 800
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|città = [[Mantova]]
|ubicazione = [[Castello di San Giorgio (Mantova)|Castello di San Giorgio]]
}}


== Laufbahn ==
[[File:Camera picta, ceiling 3.jpg|thumb|270px|L'oculo]]
Seval wechselte zum Spieljahr 1991 von der Mannschaft [[Düsseldorf Bulldozer]] zu den [[Red Barons Cologne]] in die [[German Football League|Football-Bundesliga]] und 1992 innerhalb der Liga zu den [[Düsseldorf Panther]]n. Mit den Panthern gewann der in der [[Offensive Line]] eingesetzte Seval 1992, 1994 sowie 1995 die deutsche Meisterschaft sowie 1995 ebenfalls den [[Eurobowl]]. Er ging 1998 von Düsseldorf zu den [[Cologne Crocodiles]], für die er noch ein Jahr in der höchsten deutschen Spielklasse auf dem Rasen stand.<ref name=":0" />


Er war Mitglied des Trainerstabes mehrerer Mannschaften und bei diesen jeweils für die Betreuung der Offensive Line zuständig: 1999 arbeitete Seval diesbezüglich beim Zweitligisten [[Langenfeld Longhorns]] sowie ebenfalls bei den Düsseldorf Panthern. Für letztere Mannschaft war er zunächst bis zum Ende der Saison 2001 tätig, dann 2002 wieder in Langenfeld. 2003 brachte er sich in den Trainerstab des [[Essen]]er Erstligisten [[Assindia Cardinals]] ein, dann von 2004 bis 2007 der [[Troisdorf Jets]], denen in dieser Zeit der Sprung in die zweite Liga gelang. 2008 und 2009 war Seval wiederum Co-Trainer bei den Langenfeld Longhorns, es folgte abermals die Rückkehr zu den Düsseldorf Panthern, und zwar in den Jugendbereich (2013 und 2014). Im 2015er Spieljahr hatte er auch wieder Aufgaben in der Düsseldorfer Herrenmannschaft in der ersten Liga inne. 2016 gehörte Seval wieder dem Stab der Assindia Cardinals (mittlerweile zweite Liga) an.<ref name=":0" />
La '''''Camera degli Sposi''''', chiamata nelle cronache antiche '''''Camera picta''''' ("camera dipinta"), è una stanza collocata nel [[torre|torrione]] nord-est del [[Castello di San Giorgio (Mantova)|Castello di San Giorgio]] di [[Mantova]]. È celebre per il ciclo di affreschi che ricopre le sue pareti, capolavoro di [[Andrea Mantegna]], realizzato tra il [[1465]] e il [[1474]]. Mantegna studiò una decorazione ad affresco che investisse tutte le pareti e le volte del soffitto, adeguandosi ai limiti architettonici dell'ambiente, ma al tempo stesso sfondando illusionisticamente le pareti con la pittura, come se lo spazio fosse dilatato ben oltre i limiti fisici della stanza. Il tema generale è una celebrazione politico-dinastica dell'intera famiglia [[Gonzaga]], con l'occasione dell'elezione a [[cardinale]] di [[Francesco Gonzaga (1444-1483)|Francesco Gonzaga]].


Neben seiner Tätigkeit im Vereinsbereich war Seval darüber hinaus bei mehreren Turnieren Mitglied des Trainerstabs der deutschen Herrennationalmannschaft und dort ebenfalls mit der Betreuung der Spieler der Offensive Line betraut. Auf diese Weise trug er zum Gewinn des Europameistertitels 2001<ref>{{Internetquelle |autor= |url=http://www.football-history.de/em/2001.htm |titel=EM 2001 |werk=football-history.de |hrsg= |datum= |abruf=2020-01-31 |sprache=}}</ref> sowie zum Erringen der Goldmedaille bei den [[World Games]] 2005 bei.<ref>{{Internetquelle |autor= |url=http://www.football-history.de/freundschaftsspiele/2005.htm |titel=Worldgames 2005 |werk=football-history.de |hrsg= |datum= |abruf=2020-01-31 |sprache=}}</ref> Auch an EM-Silber 2005<ref>{{Internetquelle |autor= |url=http://www.football-history.de/em/2005.htm |titel=EM 2005 |werk=football-history.de |hrsg= |datum= |abruf=2020-02-01 |sprache=}}</ref> sowie WM-Bronze 2003<ref>{{Internetquelle |autor= |url=http://www.football-history.de/wm/2003.htm |titel=WM 2003 |werk=football-history.de |hrsg= |datum= |abruf=2020-01-31 |sprache=}}</ref> und 2007<ref>{{Internetquelle |autor= |url=http://www.football-history.de/wm/2007.htm |titel=WM 2007 |werk=football-history.de |hrsg= |datum= |abruf=2020-01-31 |sprache=}}</ref> war Seval als Assistenztrainer der Auswahlmannschaft beteiligt.
==Storia==
La decorazione della stanza venne commissionata da [[Ludovico III Gonzaga|Ludovico Gonzaga]] a Mantegna, pittore di corte dal [[1460]]. La sala aveva originariamente una duplice funzione: quella di sala delle udienze (dove il marchese trattava affari pubblici) e quella di camera da letto di rappresentanza, dove Ludovico si riuniva coi familiari<ref>Pauli, cit., pag. 62.</ref>.


Zwischen 2011 und 2015 war Seval des Weiteren Mitglied des Trainerstabs der U19-Jugendauswahl [[Nordrhein-Westfalen]]s.<ref>{{Internetquelle |autor= |url=https://issuu.com/duesseldorfpanther/docs/gameday_mag_03_2018_panther_vs_coug |titel=Drei Panther in die Fans’ Hall of Fame des deutschen Footballs gewählt |werk=Gameday 3/2018 |hrsg=AFC Düsseldorf Panther e.V. |datum= |abruf=2020-02-08 |sprache=}}</ref>
L'occasione della commissione è tutt'altro che chiarita dagli studiosi, registrando varie discordanze. L'interpretazione tradizionale lega gli affreschi all'elezione al soglio cardinalizio del figlio del marchese Ludovico, [[Francesco Gonzaga (1444-1483)|Francesco Gonzaga]], avvenuta il [[1 gennaio]] [[1462]]: la scena della ''Corte'' rappresenterebbe quindi il marchese che ne riceve la notizia e quella dell<nowiki>'</nowiki>''Incontro'' mostrerebbe padre e figlio che si trovano nel felice evento. La figura matura e corpulenta di Francesco tuttavia non è coerente con la sua età nel 1461, di circa 17 anni, testimoniata invece da un suo presunto [[ritratto di Francesco Gonzaga|ritratto]] conservato oggi a [[Napoli]]. Si è pensato quindi che gli affreschi celebrino la venuta di Sua Eminenza a [[Mantova]] nell'agosto [[1472]], quando si apprestò a ricevere il titolo di Sant'Andrea<ref>Camesasca, cit., pag. 366.</ref>.


Gemeinsam mit [[Raphael Llanos-Farfan]] gründete er 2016 ein Unternehmen für Footballtraining. Nach fünfjähriger Zusammenarbeit beendet das Unternehmen Ende September 2021 seinen Betrieb.<ref>{{Internetquelle |autor= |url=https://www.llanos-performance.de/ |titel=Erol Seval |werk=llanos-performance.de |hrsg= |datum= |abruf=2021-10-13 |sprache=de-DE}}</ref> Seval setzte seine Tätigkeit als Trainingsanbieter ab Oktober 2021 unter dem Namen ''Coach Seval. Offensive Lineman Factory'' mit nahezu gleicher Aufgabenstellung fort.<ref>{{Internetquelle |autor= |url=https://www.coachseval.de/ |titel=Erol Seval |werk=coachseval.de |hrsg= |datum= |sprache=de-DE |abruf=2021-10-13}}</ref>
[[File:Camera picta, l'incontro 03.jpg|thumb|280px|left|Camera degli Sposi, Putti che reggono la targa dedicatoria]]
La sequenza cronologica delle pitture è stata chiarita dal restauro del [[1984]]-[[1987]]: il pittore iniziò dalla volta con limitate campiture a secco, che riguardano soprattutto parti dell'"oculo" e della ghirlanda che lo circonda; si passò poi alla parete della ''Corte'', dove venne usata una misteriosa tempera grassa, stesa a secco procedendo per "pontate"; seguirono le pareti est e sud, coperte dai tendaggi dipinti, dove venne usata la tecnica tradizionale dell'[[affresco]]; infine fu dipinta la parete ovest dell<nowiki>'</nowiki>''Incontro'', pure trattata ad affresco e condotta a "giornate" molto piccole, che testimoniano una lentezza operativa che confermerebbe la durata quasi decennale dell'impresa, indipendentemente da altri compiti che il maestro dovette assolvere<ref>Camesasca, cit., pag. 370.</ref>.


Anfang November 2021 wurde Seval als Offensive-Line-Coach von [[Rhein Fire (ELF)|Rhein Fire]] vorgestellt. Das Franchise war wenige Wochen zuvor als neues Team der [[European League of Football]] (ELF) ab der [[ELF 2022|Saison 2022]] bekanntgegeben worden.<ref>Chris Hahn: [https://europeanleague.football/elf-news/teaching-offensive-line-from-the-core-why-erol-seval-joined-rhein-fire ''Teaching Offensive Line From The Core: Why Erol Seval Joined Rhein Fire.''] In: ''europeanleague.football.'' 2. November 2021, abgerufen am 12. Juni 2022 (englisch).</ref>
Dopo la morte di Ludovico, la stanza e il suo ciclo subirono una serie di traversie, che spesso ne degradarono, oltre che la conservazione fisica, anche il ruolo nella storia dell'arte. Pochi anni dopo la morte del marchese la camera risulta adibita a deposito di oggetti preziosi: forse per questa ragione a [[Vasari]] non fu permesso di visitarla, escludendola dal resoconto del[[le Vite]]. Durante l'occupazione imperiale del [[1630]] subì numerosi danni, per poi essere praticamente abbandonata alle intemperie fino al [[1875]] circa<ref>Camesasca, cit., pag. 360.</ref>.
Non è chiaro da quando la stanza iniziò ad essere chiamata "Camera degli Sposi". In ogni caso il riferimento era dovuto alla presenza in posizione predominante di Ludovico raffigurato accanto alla moglie, non tanto perché si trattasse di una camera nuziale.


== Einzelnachweise ==
La tecnica usata, che prevedeva in alcuni episodi parti a secco più o meno ampie, non facilitava la conservazione e si hanno notizie vaghe di restauri prima del XIX secolo. Quelli successivi, fino a quello del [[1941]], furono numerosi ed inadeguati<ref>Camesasca, cit., pag. 360.</ref>. Finalmente nel [[1987]] si procedette a un restauro capillare con tecniche moderne, che ha recuperato tutto quanto sopravvissuto, restituendo l'opera agli studi e alla fruizione pubblica.
<references />


{{SORTIERUNG:Seval, Erol}}
Il [[terremoti dell'Emilia del 2012|terremoto dell'Emilia del 2012]] ha riaperto una vecchia microfenditura che corre verticale e poi obliqua nella scena della Corte ed ha staccato una porzione di intonaco dipinto<ref>{{cita news|url=http://gazzettadimantova.gelocal.it/cronaca/2012/06/01/news/allarme-per-una-lesione-nella-camera-degli-sposi-del-mantegna-1.5184512|autore=Stefano Scansani|titolo=Allarme per una lesione nella Camera Picta di Mantegna|accesso=03-06-2012|pubblicazione=[[Gazzetta di Mantova]]|giorno=1|mese=06|anno=2012}}</ref><ref>[http://static.repubblica.it/marketing/gazzettadimantova/NMARCW.pdf Il percorso della lesione]</ref>.
[[Kategorie:American-Football-Spieler (Cologne Crocodiles)]]

[[Kategorie:American-Football-Trainer (Deutschland)]]
==Descrizione e stile==
[[Kategorie:American-Football-Spieler (Düsseldorf Panther)]]

[[Kategorie:Deutscher]]
[[Giulio Carlo Argan]] evidenzia come la pittura mantegnesca qui, come in altre opere, si caratterizzi per la sua evocazione di immagini dell'antichità classica. Mantegna è il primo grande "classicista" della pittura. La sua arte può essere definita un "classicismo archeologico".<ref>Storia dell'arte italiana, Sansoni, vol.2, p.290 e segg.</ref>
[[Kategorie:Geboren 1970]]
{|align=right
[[Kategorie:Mann]]
|[[File:Camera picta, parete della corte.jpg|thumb|180px|Parete nord, la ''Corte'']]
[[Kategorie:Deutscher Meister (American Football)]]
|[[File:Andrea Mantegna 115.jpg|thumb|180px|Parete ovest, l'''Incontro'']]
[[Kategorie:American-Football-Spieler (Red Barons Cologne)]]
|-
[[Kategorie:American-Football-Trainer (Rhein Fire, ELF)]]
|[[File:Camera picta, parete sud.jpg|thumb|180px|Parete sud]]
{{Personendaten
|[[File:Camera picta, parete est.jpg|thumb|180px|Parete est]]
|NAME=Seval, Erol
|}
|ALTERNATIVNAMEN=
===Impaginazione generale===
|KURZBESCHREIBUNG=deutscher American-Football-Spieler und -Trainer
Nella stanza pressoché cubica (8,05 m circa di lato, con due finestre, due porte e un camino), Mantegna studiò una decorazione che investiva tutte le pareti e le volte del soffitto, adeguandosi ai limiti architettonici dell'ambiente, ma al tempo stesso sfondando illusionisticamente le pareti con la pittura, come se ci si trovasse al centro di un loggiato o di un padiglione aperto verso l'esterno<ref>Camesasca, cit., pag. 362.</ref>.
|GEBURTSDATUM=20. November 1970

|GEBURTSORT=
Motivo di raccordo tra le scene sulle pareti è il finto zoccolo marmoreo che gira tutt'intorno nella fascia inferiore, sul quale poggiano i pilastri che suddividono le scene in tre ''aperture''. La volta è affrescata suggerendo una forma sferoidale e presenta centralmente un [[oculo]], da cui si sporgono personaggi e animali stagliati sul cielo azzurro. Attorno all'oculo alcuni costoloni dipinti dividono lo spazio in losanghe e pennacchi. I costoloni vanno a terminare in finti [[capitelli]], a loro volta poggianti sui reali [[peducci]] delle volte, gli unici elementi a rilievo di tutta la decorazione, assieme alle cornici delle porte e al camino. Ciascun peduccio (esclusi solo quelli in angolo) appoggia in corrispondenza di uno dei pilastri dipinti<ref>Camesasca, cit., pag. 360.</ref>.
|STERBEDATUM=

|STERBEORT=
Il registro superiore delle pareti è occupato da dodici lunette, decorate da festoni e imprese dei [[Gonzaga]]. Alla base delle lunette, tra peduccio e peduccio, corrono figuratamente le aste che fanno da cursore ai tendaggi, che sono raffigurati come scostati per permettere la visione delle scene principali<ref>Pauli, cit., pag. 62.</ref>. Questi drappi, che realmente coprivano i muri delle stanze del castello<ref>De Niccolò Salmazo, cit., pag. 70.</ref>, simulano il [[broccato]] o il cuoio impresso a oro e foderato d'azzurro, e sono abbassati sulle pareti sud ed est, mentre sono aperti sulla parete nord (la ''Corte'') e ovest (l<nowiki>'</nowiki>''Incontro'')<ref>Camesasca, cit., pag. 360.</ref>.
}}

Il tema generale è la celebrazione politico-dinastica dell'intera famiglia [[Gonzaga]], anche se decenni di studi non sono riusciti a chiarire univocamente un'interpretazione accettata da tutti gli studiosi<ref>Camesasca, cit., pag. 360.</ref>. Probabilmente l'ideazione del complesso programma iconografico richiese varie consulenze, tra cui sicuramente quella del marchese stesso. Numerosissimi sono i [[ritratto|ritratti]], estremamente curati nella fisionomia e, talvolta, nella psicologia. Sebbene un'identificazione certa di ognuno di essi è impossibile a causa della mancanza di testimonianze, taluni sono tra le opere più intense di Mantegna in questo genere.

=== La volta ===
[[File:Andrea Mantegna 064 big.jpg|thumb|300px|Il soffitto della Camera degli Sposi]]
La volta è composta da un soffitto ribassato, che è illusionisticamente diviso in [[vela (architettura)|vele]] e [[pennacchio (architettura)|pennacchi]] dipinti. Alcuni finti costoloni dividono lo spazio in figure regolari, con sfondo dorato e pitture a monocromo. L'abile articolarsi degli elementi architettonici dipinti simulano una volta profonda, quasi sferica, che in realtà è una leggera curva di tipo "[[volta unghiata|unghiato]]".

Al centro si trova il famoso [[oculo]], il brano più stupefacente dell'intero ciclo, dove sono portati alle estreme conseguenze gli esperimenti illusionistici della [[Cappella Ovetari]] di [[Padova]]. Si tratta di un tondo aperto illusionisticamente verso il cielo, che doveva ricordare il celebre oculo del [[Pantheon (Roma)|Pantheon]], il monumento antico per eccellenza celebrato dagli umanisti. Nell'oculo, scorciati secondo la [[prospettiva]] da "sott'in su", si vede una balaustra dalla quale si sporgono una dama di corte, accompagnata dalla serva di colore, un gruppo di domestiche, una dozzina di [[putto|putti]], un [[Pavo cristatus|pavone]] (riferimento agli animali esotici presenti a corte, piuttosto che simbolo cristologico) e un vaso, sullo sfondo di un cielo azzurro. Per rafforzare l'impressione dell'oculo aperto, Mantegna dipinse alcuni putti pericolosamente in bilico aggrappati al lato interno della cornice, con vertiginosi scorci dei corpicini paffuti: uno è anche raffigurato mentre fa pipì. La varietà delle pose è estremamente ricca, improntata ad una totale libertà di movimento dei corpi nello spazio: alcuni putti arrivano a infilare il capo negli anelli della balaustra, oppure sono visibili solo da una manina che spunta.

Se non è chiara l'eventuale identificazione delle fanciulle con personaggi reali gravitanti attorno alla corte gonzaghesca (un volto muliebre è acconciato come la marchesa [[Barbara di Brandeburgo|Barbara]]), esse sono colte in atteggiamenti diversi (una addirittura ha in mano un pettine) e le loro espressioni giocose sembrano suggerire la preparazione di uno scherzo, un episodio tratto dalla quotidianità nel solco della lezione di [[Donatello]]. Il pesante vaso di agrumi è infatti appoggiato a un bastone e le ragazze attorno, con volti sorridenti e complici, sembrano in procinto di farlo cadere nella stanza.

Nella nuvola vicino al vaso si trova nascosto un profilo umano, probabile autoritratto dell'artista abilmente mascherato<ref>Pauli, cit., pag. 70.</ref>.

L'oculo è racchiuso da una ghirlanda circolare, a sua volta racchiusa in un quadrato di finti [[costoloni]], che sono dipinti con un motivo intrecciato che ricorda le palmette dei bassorilievi all'antica. Nei punti di incontro tra si trovano medaglioni dorati. Attorno al quadrato sono disposte otto losanghe con sfondo dorato, ciascuna contenente una ghirlanda circolare che racchiude un ritratto di uno dei primi otto imperatori romani, dipinto a [[grisaglia]], sorretto da un putto e circondato da nastri svolazzanti. Tale rappresentazione suggella la concezione fortemente antiquaria dell'intero ambiente<ref>Pauli, cit., pag. 63.</ref>. I cesari sono ritratti in senso antiorario con il nome entro il medaglione (dove conservato) e le loro pose sono variate per evitare uno schematismo. Sono:
[[File:Camera picta, cesari, caligola 01.jpg|thumb|200px|''Caligola'']]
[[File:Camera picta, pennacchi, morte di orfeo 01.jpg|thumb|200px|''Morte di Orfeo'']]
#''[[Giulio Cesare]]
#''[[Ottaviano Augusto]]
#''[[Tiberio]]
#''[[Caligola]]
#''[[Claudio]]
#''[[Nerone]]
#''[[Servio Sulpicio Galba (imperatore romano)|Galba]]
#''[[Otone]]

Attorno alle losanghe, nel registro più esterno, sono collocati (in senso orario) dodici [[pennacchio (architettura)|pennacchi]] corrispondenti a ciascuna lunetta sulle pareti. Essi sono decorati con finti bassorilievi di ispirazione mitologica, che celebrano simbolicamente le virtù del marchese quale condottiero e uomo di stato, quali il coraggio (mito di [[Orfeo]]), l'intelligenza (mito di [[Arione di Metimna]]), la forza (mito delle [[dodici fatiche di Ercole]]). Sono:
#''Orfeo incanta le forze della natura''
#''Orfeo incanta [[Cerbero]] e una [[Erinni|Furia]]''
#''Morte di [[Orfeo]] (Orfeo straziato dalle [[Baccanti]])''
#''[[Arione di Metimna|Arione]] che incanta il delfino''
#''Arione portato in salvo dal delfino''
#''[[Periandro]] che condanna i cattivi marinai''
#''Ercole scocca una freccia verso il [[centauro]] [[Nesso (mitologia)|Nesso]]''
#''Nesso e [[Deianira]]''
#''Ercole che lotta con il [[leone Nemeo]]''
#''[[Ercole]] che uccide l'[[Idra di Lerna|Idra]]''
#''Ercole e [[Anteo]]''
#''Ercole che uccide Cerbero''

I costoloni vanno a terminare in finti [[capitelli]] con decorazioni vegetali, sui quali sono impostate le basi dei putti reggi-medaglione. Questi capitelli poggiano sui [[peducci]] reali.

=== Parete ''della Corte'' ===
[[File:Andrea Mantegna 058.jpg|thumb|250px|Ludovico Gonzaga e il suo segretario Marsilio Andreasi]]
[[File:Andrea Mantegna 063.jpg|thumb|200px|La nana]]
La scena della corte ha un'impaginazione particolarmente originale, per adattarsi alla forma della stanza. La presenza del camino infatti, che invade a metà la parte inferiore destinata agli affreschi narrativi, rendeva molto difficile ambientare la scena senza interruzioni, ma Mantegna risolse il problema usando l'espediente di collocare la scena su una piattaforma rialzata a cui si accede da alcuni gradini che scendono nel lato destro. Da questa piattaforma, il cui pavimento coincide con il ripiano sopra il camino, pendono preziosi tappeti che arricchiscono la sontuosità della scena.

Il primo settore è occupato da una finestra che dà sul [[Mincio]]: qui Mantegna si limitò a disegnare una tenda chiusa. Nel secondo la tenda è dischiusa e mostra la corte dei Gonzaga riunita, sullo sfondo di un'alta transenna decorata da medaglioni marmorei, oltre la quale un alberello sfonda nella lunetta. Il terzo settore ha la tenda chiusa, ma una serie di personaggi vi passa davanti, camminando anche davanti al pilastro, secondo un espediente che confonde il confine tra mondo reale e mondo dipinto, usato già da [[Donatello]].

Il settore centrale mostra il marchese [[Ludovico III Gonzaga|Ludovico Gonzaga]] seduto su un trono a sinistra in veste "de nocte", in risalto particolare grazie alla posizione leggermente defilata. Egli è ritratto mentre tiene in mano una lettera e parla con un servitore dal naso adunco, probabilmente il suo segretario [[Marsilio Andreasi]] o [[Raimondo Lupi|Raimondo Lupi di Soragna]]<ref>[http://guideturistichemantova.it/camera-degli-sposi/ Guide turistiche di Mantova. Camera degli Sposi.]</ref><ref>[http://www.cameradeglisposi.it/storia.asp Camera degli Sposi. Storia.]</ref>. La posa del marchese è l'unica che rompe la staticità del gruppo, attirando inevitabilmente l'attenzione dello spettatore. Sotto il trono sta accucciato il cane preferito del marchese, Rubino, simbolo di fedeltà. Dietro di lui sta poi in piedi il terzogenito [[Gianfrancesco Gonzaga|Gianfrancesco]], che tiene le mani sulle spalle di un bambino, forse il [[protonotario]] [[Ludovico Gonzaga (vescovo di Mantova)|Ludovichino]]. L'uomo col cappello nero è [[Vittorino da Feltre]], precettore del marchese e dei suoi figli. Al centro troneggia seduta la moglie del marchese, [[Barbara di Brandeburgo]], in posizione quasi frontale e con un'espressione di dignitosa sottomissione, con una bambina alle ginocchia che sembra porgerle una mela in un gesto di fanciullesca ingenuità, forse l'ultimogenita [[Paola Gonzaga (1463-1497)|Paola]]. Dietro la madre sta in piedi [[Rodolfo Gonzaga|Rodolfo]], affiancato a destra da una donna, forse [[Barbara Gonzaga|Barbarina Gonzaga]]. Gli altri personaggi sono incerti. Il primo profilo in secondo piano da sinistra è stato interpretato come un possibile ritratto di [[Leon Battista Alberti]], mentre la donna dietro Barbarina è forse una nutrice di casa Gonzaga o, come sostengono alcuni studiosi, [[Paola Malatesta]], madre di Ludovico III, in abito monastico; in basso sta la famosa nana di corte, che guarda direttamente lo spettatore; in piedi parzialmente coperto dal pilastro sta un famiglio (cortigiano).

[[File:Camera picta, data inizio lavori.jpg|thumb|200px|left|La data di inizio dei lavori]]
Il settore successivo mostra sette cortigiani che si avvicinano alla famiglia marchionale, in parte sulla piattaforma, in parte salendo le scale attraverso un'anticamera. Gli ultimi "entrano" nella scena discostando la tenda, dietro la quale si intravede un cortile assolato con muratori all'opera<ref>Camesasca, cit., pag. 362.</ref>.

Nello sguancio della finestra si trova un finto paramento marmoreo, solcato da venature tra le quali è celata la data [[16 giugno]] [[1465]], dipinta come un finto graffito e di solito interpretata come data di inizio dei lavori.

Non è chiaro l'esatto episodio a cui si riferisce l'affresco di questa parete. Fondamentale sarebbe stata la lettura delle scritte sulla lettera tenuta dal marchese, secondo alcuni la stessa tenuta in mano dal cardinale nella parete ovest, che l'ultimo restauro ha confermato come definitivamente perdute<ref>Camesasca, cit., pag. 366.</ref>. Alcuni hanno interpretato la missiva come l'urgente convocazione di Ludovico quale comandante della truppe milanesi, da parte della duchessa di Milano [[Bianca Maria Visconti]], a causa dell'aggravarsi delle condizioni del marito [[Francesco Sforza]]: spedita da Milano il [[30 dicembre]] [[1461]] era giunta a [[Mantova]] il [[1 gennaio]] [[1462]], proprio la data destinata ai festeggiamenti del neocardinale. Partito ligiamente per Milano rinunciando ai festeggiamenti, Ludovico avrebbe così incontrato a [[Bozzolo (Italia)|Bozzolo]] il figlio Francesco, che percorreva la strada in senso opposto (scena dell<nowiki>'</nowiki>''Incontro''), tornando da Milano dove si era recato per ringraziare lo Sforza per il ruolo che aveva giocato nelle trattative per la sua nomina a cardinale. Il pomello del faldistorio nel trono farebbe in modo di coprire proprio l'indirizzo della lettera, dettaglio che è stato interpretato come una sorta di ''[[damnatio memoriae]]'' decretata dai Gonzaga verso gli [[Sforza]], colpevoli di aver impedito al loro erede di sposare prima una e poi l'altra figlia delle figlie di Ludovico. Ma molti hanno sollevato il dubbio che una vendetta così ermetica potesse essere rappresentata in un'opera tanto rilevante ed alcuni dubitano anche se l'episodio della lettera e della partenza del marchese per Milano fosse così significativo da dover essere immortalato<ref>Camesasca, cit., pag. 366.</ref>.

=== Parete ''dell'Incontro'' ===
[[File:Camera picta, l'incontro 01.1.jpg|200px|thumb|Parete dell<nowiki>'</nowiki>''Incontro'']]

La parete ovest, detta "dell'Incontro", è analogamente divisa in tre settori. In quello di destra avviene l'"incontro" vero e proprio, in quello centrale alcuni putti reggono una targa dedicatoria e in quello di sinistra sfila la corte del marchese, che prosegue con due personaggi anche nel settore centrale: questi ultimi sono rappresentati nell'angusto spazio tra il pilastro e la reale [[mensola]] dell'[[architrave]] della porta, dimostrando la difficile compenetrazione attuata efficacemente tra mondo reale e mondo dipinto. Nel pilastro tra l'incontro e i putti si trova nascosto tra le ''grisaille'' un [[autoritratto]] di Mantegna come mascherone<ref>Camesasca, cit., pag. 366.</ref>.

Nell<nowiki>'</nowiki>''Incontro'' sono rappresentati il marchese Ludovico, stavolta in vesti ufficiali, accanto al figlio [[Francesco Gonzaga (1444-1483)|Francesco]] cardinale. Sotto di loro stanno i figli di [[Federico I Gonzaga]], [[Francesco II Gonzaga|Francesco]] e [[Sigismondo Gonzaga|Sigismondo]], mentre il padre si trova all'estrema destra: le pieghe generose del suo abito sono uno stratagemma per nascondere la [[cifosi]]. Federico è a colloquio con due personaggi, indicati da alcuni come [[Cristiano I di Danimarca]] e [[Federico III d'Asburgo]] (cognato di Ludovico II, poiché marito di Dorotea di Brandeburgo, sorella di Barbara), figure che ben rappresentano il vanto della famiglia per la parentela regale. Il ragazzo al centro infine è l'ultimo figlio maschio del marchese, il protonotario [[Ludovico Gonzaga (vescovo di Mantova)|Ludovico]], che tiene per mano il fratello cardinale e il nipote, futuro cardinale, rappresentando il ramo della famiglia destinato al ''cursus'' ecclesiastico. La scena ha una certa fissità, determinata dalla staticità dei personaggi ritratti di profilo o di tre quarti per enfatizzare l'importanza del momento.

[[File:Mantegna, Duke Ludovico Gonzaga greeting cardinal Francesco Gonzaga, background detail.jpg|thumb|200px|left|La veduta di Roma]]
Sullo sfondo è rappresentata una veduta ideale di [[Roma]], in cui si riconoscono il [[Colosseo]], la [[piramide di Cestio]], il [[teatro di Marcello]], il [[ponte Nomentano]], le [[Mura aureliane]], ecc. Mantegna inventò anche alcuni monumenti di sana pianta, come una statua colossale di [[Ercole]], in un [[capriccio (arte)|capriccio]] architettonico che non ha niente di filologico, derivato probabilmente da un'elaborazione fantastica basata su modelli a stampa. La scelta della città eterna era simbolica: rimarcava il forte legame tra la dinastia e Roma, avvalorato dalla nomina cardinalizia, e poteva anche essere una citazione beneaugurante per il cardinale quale possibile futuro [[papa]]<ref>Camesasca, cit., pag. 366.</ref>. A destra si trova anche una grotta dove alcuni cavatori sono al lavoro nello scolpire blocchi e colonne.

La parte centrale è occupata dai putti che reggono la targa dedicatoria. Vi si legge: "<small>ILL. LODOVICO II M.M. / PRINCIPI OPTIMO AC / FIDE INVICTISSIMO / ET ILL. BARBARAE EJUS / CONIUGI MVLIERVM GLOR. / INCOMPARABILI / SVVS ANDREAS MANTINIA / PATAVVS OPVS HOC TENVE / AD EORV DECVS ABSOLVIT / ANNO MCCCCLXXIIII</small>". Oltre alla firma "pubblica" dell'artista, che si dichiara "padovano", vi si legge la data [[1474]], generalmente indicata come quella della fine dei lavori, e parole di adulazione verso Ludovico Gonzaga ("illustrissimo... principe ottimo e di fede ineguagliata") e a sua moglie Barbara ("incomparabile gloria delle donne").

Nell'ultimo restauro è stata riscoperta nello scomparto sinistro una carovana dei Magi, stesa a secco e già coperta di sudiciume, forse aggiunta per indicare la stagione invernale dell'''Incontro'', nonostante la rigogliosa vegetazione, che però comprende anche alcuni aranci, che fioriscono a fine anno<ref>Camesasca, cit., pag. 366.</ref>. Nello scomparto sinistro manca una lunga fascia di lato, che era stata coperta da una ridipintura settecentesca: i restauri hanno confermato la completa perdita delle pitture, dove si nascondeva una figura della quale si vede ancora oggi una mano.

[[File:Mantegna selfportrait camera picta.jpg|150px|thumb|right|Autoritratto del Mantegna]]

=== Pareti ''minori'' ===
Le pareti sud ed est sono coperte da tendaggi, oltre i quali spuntano le lunette. In quella sud si aprono una porta e un armadio a muro. Sopra l'architrave della porta è dipinto un grande stemma gonzaga, piuttosto malridotto, e le lunette sono quasi illeggibili. Quella est è meglio conservata e presenta tre belle lunette con festoni e imprese araldiche.

==Note==
{{references|2}}

== Bibliografia ==
[[File:Camera picta, oculo, dettaglio 13.jpg|thumb|200px|Putto nell'oculo]]
[[File:Camera picta, la corte, cane rubino.jpg|thumb|200px|Il cane Rubino]]
*Mauro Lucco, ''Mantegna a Mantova, 1460-1506'', Skira, Milano 2006.
*Tatjana Pauli, ''Mantegna'', serie ''Art Book'', Leonardo Arte, Milano 2001. ISBN 978-88-8310-187-8
*Alberta De Nicolò Salmazo, ''Mantegna'', Electa, Milano 1997.
*Ettore Camesasca, ''Mantegna'', in AA.VV., ''Pittori del Rinascimento'', Scala, Firenze 2007. ISBN 88-8117-099-X
*Rodolfo Signorini, "Opvs hoc Tenve: la 'archetipata' Camera Dipinta detta 'degli Sposi' di Andrea Mantegna: lettura storica iconografica iconologica della 'più bella camera del mondo', Mantova, 1985.

==Voci correlate==
*[[Palazzo Ducale (Mantova)]]
*[[Castello di San Giorgio (Mantova)|Castello di San Giorgio]]
*[[Rinascimento mantovano]]
*[[Andrea Mantegna]]
*[[Ludovico III Gonzaga]]

==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
*[http://www.cameradeglisposi.it/storia.asp Sito ufficiale]
*[http://www.stilearte.it/articolo.asp?IDart=1148&IDtesta=4&IDnum=165&trattoda=Stile%20Arte&numero=108/2007 L'autoritratto di Mantegna nella nuvola] ([http://www.stilearte.it/cgi-bin/riviste_upspace/nuvolemantegna.jpg immagine ingrandita])

{{Portale|arte|Lombardia|Mantova}}

[[Categoria:cicli di affreschi di Mantova]]
[[Categoria:dipinti di Andrea Mantegna]]
[[Categoria:ritratti pittorici di famiglie]]

[[en:Camera degli Sposi]]
[[fr:La Chambre des Époux (Mantegna)]]
[[lt:Camera degli Sposi (Mantegna)]]
[[ru:Камера дельи Спози]]
[[th:ห้องเจ้าสาว (มานเทนยา)]]

Version vom 3. April 2023, 23:50 Uhr

Erol Seval (* 20. November 1970)[1] ist ein deutscher Footballtrainer und ehemaliger -spieler.

Laufbahn

Seval wechselte zum Spieljahr 1991 von der Mannschaft Düsseldorf Bulldozer zu den Red Barons Cologne in die Football-Bundesliga und 1992 innerhalb der Liga zu den Düsseldorf Panthern. Mit den Panthern gewann der in der Offensive Line eingesetzte Seval 1992, 1994 sowie 1995 die deutsche Meisterschaft sowie 1995 ebenfalls den Eurobowl. Er ging 1998 von Düsseldorf zu den Cologne Crocodiles, für die er noch ein Jahr in der höchsten deutschen Spielklasse auf dem Rasen stand.[1]

Er war Mitglied des Trainerstabes mehrerer Mannschaften und bei diesen jeweils für die Betreuung der Offensive Line zuständig: 1999 arbeitete Seval diesbezüglich beim Zweitligisten Langenfeld Longhorns sowie ebenfalls bei den Düsseldorf Panthern. Für letztere Mannschaft war er zunächst bis zum Ende der Saison 2001 tätig, dann 2002 wieder in Langenfeld. 2003 brachte er sich in den Trainerstab des Essener Erstligisten Assindia Cardinals ein, dann von 2004 bis 2007 der Troisdorf Jets, denen in dieser Zeit der Sprung in die zweite Liga gelang. 2008 und 2009 war Seval wiederum Co-Trainer bei den Langenfeld Longhorns, es folgte abermals die Rückkehr zu den Düsseldorf Panthern, und zwar in den Jugendbereich (2013 und 2014). Im 2015er Spieljahr hatte er auch wieder Aufgaben in der Düsseldorfer Herrenmannschaft in der ersten Liga inne. 2016 gehörte Seval wieder dem Stab der Assindia Cardinals (mittlerweile zweite Liga) an.[1]

Neben seiner Tätigkeit im Vereinsbereich war Seval darüber hinaus bei mehreren Turnieren Mitglied des Trainerstabs der deutschen Herrennationalmannschaft und dort ebenfalls mit der Betreuung der Spieler der Offensive Line betraut. Auf diese Weise trug er zum Gewinn des Europameistertitels 2001[2] sowie zum Erringen der Goldmedaille bei den World Games 2005 bei.[3] Auch an EM-Silber 2005[4] sowie WM-Bronze 2003[5] und 2007[6] war Seval als Assistenztrainer der Auswahlmannschaft beteiligt.

Zwischen 2011 und 2015 war Seval des Weiteren Mitglied des Trainerstabs der U19-Jugendauswahl Nordrhein-Westfalens.[7]

Gemeinsam mit Raphael Llanos-Farfan gründete er 2016 ein Unternehmen für Footballtraining. Nach fünfjähriger Zusammenarbeit beendet das Unternehmen Ende September 2021 seinen Betrieb.[8] Seval setzte seine Tätigkeit als Trainingsanbieter ab Oktober 2021 unter dem Namen Coach Seval. Offensive Lineman Factory mit nahezu gleicher Aufgabenstellung fort.[9]

Anfang November 2021 wurde Seval als Offensive-Line-Coach von Rhein Fire vorgestellt. Das Franchise war wenige Wochen zuvor als neues Team der European League of Football (ELF) ab der Saison 2022 bekanntgegeben worden.[10]

Einzelnachweise

  1. a b c Erol Seval. In: football-hall-of-fame.de. Abgerufen am 8. Februar 2020.
  2. EM 2001. In: football-history.de. Abgerufen am 31. Januar 2020.
  3. Worldgames 2005. In: football-history.de. Abgerufen am 31. Januar 2020.
  4. EM 2005. In: football-history.de. Abgerufen am 1. Februar 2020.
  5. WM 2003. In: football-history.de. Abgerufen am 31. Januar 2020.
  6. WM 2007. In: football-history.de. Abgerufen am 31. Januar 2020.
  7. Drei Panther in die Fans’ Hall of Fame des deutschen Footballs gewählt. In: Gameday 3/2018. AFC Düsseldorf Panther e.V., abgerufen am 8. Februar 2020.
  8. Erol Seval. In: llanos-performance.de. Abgerufen am 13. Oktober 2021 (deutsch).
  9. Erol Seval. In: coachseval.de. Abgerufen am 13. Oktober 2021 (deutsch).
  10. Chris Hahn: Teaching Offensive Line From The Core: Why Erol Seval Joined Rhein Fire. In: europeanleague.football. 2. November 2021, abgerufen am 12. Juni 2022 (englisch).